Ogni giorno leggo sui giornali, su internet, su mail che mi vengono inviate, continui attacchi alla Chiesa, e soprattutto al Papa.
Ormai credo si sia superato ogni limite della decenza. Tutti sono diventati improvvisamente teologi (?), tutti si sentono quasi in dovere di dire al Santo Padre ciò che dovrebbe fare, ciò che dovrebbe dire, ciò che invece non dovrebbe né fare e né dire!
Da quando ho visto una foto sulla prima pagina di un quotidiano , con la richiesta di dimissioni del Papa…..è stato un colpo terribile.
Diventa difficile descrivere con le parole cosa io abbia provato dentro di me, come mi sia sentita. E ‘ come se all’interno mi fossi lacerata, una lacerazione violenta e profonda che arriva al cuore.
Amo la Chiesa, che è Madre, amo il Pontefice che è il Vicario di Cristo sulla terra. Ho giurato fedeltà a lui, alla Chiesa, al suo Magistero.
Chi siamo noi, anche se credenti, per giudicare l’operato del Papa? Chi siamo noi per dire ai Vescovi cosa debbano fare o addirittura indicare cosa il Magistero della Chiesa debba scrivere o non scrivere?
Ormai siamo arrivati a questa situazione nella Chiesa. Ed è proprio questo che mi fa maggiormente soffrire. Gli attacchi non provengono solo dall’esterno, da chi non è credente. Gli attacchi peggiori arrivano dall’interno della Chiesa, da coloro che sono credenti (?) e che andando a Messa, magari pure ogni giorno, si sentono autorizzati a criticare e dettare al Pontefice le linee da seguire.
Ho provato, per come ho potuto, a dire la mia in merito, a far presente chi è il Pontefice e chi rappresenta…ma mi sono ritrovata ad essere praticamente “aggredita” verbalmente, riempita di offese ed accusata di essere ignorante, papolatra ed eretica perché difendo il Santo Padre (e quest’ultima è la più bella, in senso ironico).
La fede, la Chiesa di per sé, per me sono punti fondamentali di riferimento.
Una domenica sera, alla Messa a cui come famiglia abbiamo partecipato, il sacerdote all’inizio ha detto, rivolgendosi a tutto il popolo presente in Chiesa e collegandosi a quanto accaduto nei confronti del Papa : “O si è dentro la Chiesa o si è fuori dalla Chiesa! Dovete decidere”.
Girando per Torino con mio marito, l’altra sera, ci siamo fermati a visitare una chiesa molto grande che non avevamo ancora visto. Fuori la porta di ingresso mi ha colpita, positivamente, quanto scritto su un foglio. C’erano gli orari delle varie celebrazioni e poi c’era messo in evidenza la presenza di almeno un sacerdote disponibile per l’ascolto e per le confessioni. Siamo entrati in quella chiesa e poi abbiamo partecipato alla Messa. Eravamo presenti in 6 persone, compresi i 2 concelebranti!
Mi è venuta una tristezza incredibile. Ci si lamenta di non trovare chi ascolta, ma poi se qualche sacerdote è disponibile….nessuno ci va; ci si lamenta che non ci sono Messe sufficienti, ma poi dove ci sono vanno quasi deserte…….e così via.
Si, sono triste, molto triste per quanto sta accadendo fra i fedeli. E ripeto: ciò che fa male non è tanto quello che viene detto al di fuori della Chiesa, ma ciò che coloro che stanno dentro stanno dicendo e facendo.
Ma in effetti, se pensiamo all’Ultima Cena, ci rendiamo conto che il tradimento del Figlio di Dio avvenne ad opera di uno dei 12 e non di qualcuno che era al di fuori del Cenacolo!
E la storia si ripete ancora, come per Cristo così per il suo Vicario in terra.
Adele Caramico Stenta